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Maghi e Strumenti da Mago
di Bruce Cordell – Traduzione a cura dello staff Traduttori de Il 5°Clone, traduzione autorizzata ma NON ufficiale
illustrazione di William O’Conner

La serie di articoli Design & Development è presente sul sito web di D&D fin dal Settembre del 2005 e da allora ne è stata un elemento fisso. Con l’avvicinarsi della 4a Edizione, e con i nostri creativi e sviluppatori concentrati sulla nuova edizione, questa serie di articoli sarà la fonte principale di informazioni riguardo alla 4a Edizione. Non solo vi forniremo indiscrezioni sui contenuti, ma tratteremo anche il “come” e il “perché”.
Tenete a mente che il gioco è ancora in uno stadio non definitivo, e che stiamo ancora lavorando per perfezionarlo. State dando uno sguardo dietro le quinte a un gioco in corso di perfezionamento, quindi divertitevi, e sentitevi liberi di mandare i vostri pareri a: dndinsider@wizards.com.

I termini tecnici qui usati e le loro traduzioni potrebbero non corrispondere a quelle del prodotto italiano.



La magia satura il mondo e tutti i reami straordinari oltre a esso, è una forza intrinseca presente letteralmente in tutte le cose. La magia trasforma ed altera il mondo naturale, qualche volta in maniera attiva e con effetto improvviso, altre volte in modo sottile attraverso lunghi secoli.

Questa fonte di energia arcana è difficile da capire e persino più difficile da padroneggiare. I maghi ci riescono attraverso anni di studio, pratica e apprendistato con abili maestri.

I maghi maneggiano la magia arcana, e la riconoscono per quello che è in realtà: una sottile struttura sostenuta ed alimentata da una forza estremamente malleabile, per coloro che ne conoscono i segreti. Attraverso la ricerca e lo studio, i maghi imparano rituali esoterici che permettono loro di alterare il tempo e lo spazio, di lanciare palle di fuoco che inceneriscono masse di nemici, e di maneggiare incantesimi allo stesso modo in cui i guerrieri brandiscono le spade. Fanno appello ad incantesimi minori e maggiori per scatenare furiosi flussi di ghiaccio, di fuoco, o di fulmini, per confondere ed affascinare le menti deboli, o persino per diventare invisibili o passare attraverso le pareti.

Quello che differenzia nettamente i maghi da chiunque altro capace di maneggiare la magia arcana sono i loro strumenti unici. La maggior parte delle persone conosce i tre strumenti più comuni associati ai maghi: il globo, il bastone e la bacchetta.

Qualsiasi mago può usare uno strumento per aumentare l’efficacia dei propri incantesimi. Nello stesso modo in cui un guerriero acquisisce un vantaggio attaccando un nemico con una spada magica, un mago trae beneficio dall’usare un globo magico, un bastone oppure una bacchetta durante il lancio dei sui incantesimi. Inoltre, ogni strumento focalizza la magia di una particolare disciplina o tradizione più efficacemente di quanto sarebbe capace il mago con le sue sole forze. Di conseguenza, i maghi raramente sono sprovvisti di almeno uno di questi strumenti.

Il globo è preferito dalle tradizioni del Sigillo di Ferro e dell’Occhio di Serpente. I cabalisti dell’Occhio di Serpente usano i globi per focalizzare i poteri di ammaliamento, per ingannare e intrappolare. I maghi del Sigillo di Ferro, d’altra parte, impiegano i globi per proteggersi con difese potenti quando lanciano incantesimi del tuono o della forza.

Il bastone si addice meglio alle discipline della Fiamma Nascosta e della Viverna Dorata. I servitori della Fiamma Nascosta maneggiano i fieri poteri del fuoco e della radiosità tramite i loro bastoni. Gli iniziati della Viverna Dorata sono maghi combattenti che usano i loro bastoni per plasmare e scolpire gli incantesimi che lanciano.

La bacchetta è sempre preferita da quei maghi che preferiscono attacchi accurati per infliggere danni. Gli adepti del Gelo di Smeraldo usano le bacchette per aiutarsi ad incanalare i poteri del gelo e la letale magia dell’acido, mentre i teurghi di Colui che Cammina nella Tempesta incanalano gli incantesimi del fulmine e della forza attraverso le loro bacchette.

Un mago senza uno strumento è come un uomo leggermente miope privo degli occhiali: l’uomo può ancora vedere, ma senza i suoi occhiali non può leggere il segnale stradale dall’altra parte della strada. Analogamente, anche se le tradizioni dei maghi sono associate ad un particolare strumento, un mago non ha bisogno di possedere o impugnare un determinato strumento per usare un qualunque potere di quella tradizione. Per esempio, un mago che appartenga all’ordine della Fiamma Nascosta può lanciare l’incantesimo di fuoco tempesta di braci anche se non possiede, ha perso, o non sta impugnando un bastone magico. Ma se ha un bastone magico aumenta l’accuratezza del suo attacco, e la sua padronanza della tecnica della Fiamma Nascosta gli permette di infliggere più danni con l’incantesimo.


Riguardo all’Autore
Bruce Cordell è un creativo di D&D ma, durante i suoi 12 anni nell’industria dei giochi, si è dilettato in miniature, giochi da tavolo, giochi di carte collezionabili, giochi d20, e altro. Bruce annovera più di sessanta riconoscimenti, inclusi il Manuale Completo delle Arti Psioniche, il Liber Mortis, e Expedition to Castle Ravenloft. Ha anche lavorato a tre romanzi pubblicati per Forgotten Realms (Lady of Poison, Darkvision, e Stardeep), e altri sono in preparazione.

Tradotto da: DarkSkull [Staff Traduttori 5°Clone] (pubblicato qui)
Revisionato da: Dees
Fonte: Wizards and Wizard Implements (richiede il login a D&D Insider, registrazione gratuita)

   



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