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Razze
Perché segnano la differenza…
by James Wyatt – Traduzione a cura dello staff Traduttori di GdrItalia, traduzione Autorizzata ma NON Ufficiale
Art by William O’Connor

La serie di articoli Design & Development ha primeggiato sul sito web di D&D fin dal Settembre del 2005, e da allora è stata un elemento fisso. Con l’avvicinarsi della 4a Edizione, ed I nostri creativi e sviluppatori focalizzati sulla nuova edizione, questa colonna sarà la fonte principale per i servizi sulla 4a Edizione. Non solo vi forniremo scorci su cosa sarà, ma anche il “come” e il “perché”.
Tenete a mente che il gioco è ancora in uno stadio preliminare molto fluido, con il nostro staff di creativi e sviluppatori ancora al lavoro sulle rifiniture. State dando uno sguardo dietro le quinte dello sviluppo in corso di un gioco, quindi divertitevi, e sentitevi liberi di mandare i vostri pareri a: dndinsider@wizards.com.

NdX: I termini tecnici qui usati e le loro traduzioni potrebbero non corrispondere a quelle del prodotto finito.


Facciamo un salto a Maggio del 2004!

Già in quel momento sapevamo che la 4° Edizione stava arrivando, sebbene i lavori ufficiali non sarebbero iniziati per un altro anno. A quel tempo, il team di sviluppo era solito incontrarsi regolarmente in quella che scherzosamente chiamavamo la “Cabala degli Sviluppatori”. Un giorno, nel Maggio ’04, iniziammo a girare attorno alla questione di in quante fette di una torta un personaggio di D&D consiste, e di quanto ciascuna fetta dovesse essere grande.

Nella 3° Edizione, classi e oggetti magici erano due grandi fette del personaggio-torta. La razza era importante al primo livello, ma nel tempo in cui raggiungeva il 20°, c’era veramente poco che distinguesse un nano guerriero da un mezz’orco guerriero. La differenza tra un +2 qui ed un +2 da quell’altra parte scompariva tra gli enormi bonus forniti dagli oggetti magici e dai livelli di personaggio — in effetti non contava più.

Volevamo che la razza costituisse qualcosa di importante durante tutta la carriera di un personaggio. Volevamo che ci fossero delle differenze tra due personaggi di razze diverse, anche se tutto il resto era uguale. Abbiamo tentato nuove meccaniche come i paragoni razziali di Arcani Rivelati e la sostituzione di livelli razziali nella serie di manuali Razze di…, e i risultati ci sono piaciuti.

Nel Maggio del 2004, iniziammo a discutere idee come “le razze di 20 livelli”. In una razza di 20 livelli, ad ogni livello guadagnato, non si ottenevano solo nuove capacità di classe, ma anche nuove qualità razziali. La razza poteva predeterminare in quale caratteristica il personaggio sarebbe cresciuto, quindi la Costituzione di un nano sarebbe sempre stata un gradino al di sopra di quella degli altri personaggi. Avrebbe garantito al personaggio nuove capacità al progredire dei livelli, sempre in maniera appropriata al livello del personaggio, ovviamente.

Un vantaggio chiave che vedevamo in questo sistema era che rendeva più semplice trovare uno spazio per nuove razze senza usare le pesanti e svantaggiose meccaniche del livello di aggiustamento. Se spalmavamo le gustose capacità magiche del drow su vari livelli, potevano incominciare al primo livello al pari con personaggio di altre classi. Razze come i githyanki avevano già anticipato parte di questa idea garantendo nuove capacità magiche agli alti livelli.

Ebbene, nei pochi anni successivi le cose sono cambiate, come ci si potrebbe aspettare. Abbiamo portato il gioco a trenta livelli, ma messo le principali caratteristiche razziali nei primi dieci. Oltre a questo, altre scelte incominciano ad affollarsi lasciando poco spazio alle capacità derivanti dalla razza.

Nella versione finale della 4° Edizione, molti dei tratti razziali entrano in gioco fin dal primo livello — la resistenza nanica, l’agilità elfica, la presenza ispiratrice di un mezz’elfo, e così via. Al salire dei livelli, sarà possibile prendere talenti razziali che migliorino queste capacità ed ottenerne di nuove legate alla razza. Sarà anche possibile prendere poteri creati apposta per alcune razze attraverso le classi, il che è più o meno ciò che faceva la sostituzione di livelli razziale: un nano guerriero con il potere amico della terra può fare qualcosa che altri guerrieri di 10° livello non possono fare.

Le regole sono cambiate molto dalla prima idea di razze di 20 livelli, ma hanno mantenuto il loro scopo: far in modo che la razza non sia solo rilevante ma anche importante per tutti i trenta livelli di avventura.

Riguardo all’Autore
James Wyatt è il Capo Sviluppo Storie di D&D e uno dei capi sviluppatori di D&D 4° Edizione. In oltre sette anni alla Wizards of the Coast, è stato autore o coautore di avventure e ambientazioni che hanno vinto diversi premi inclusi l’Ambientazione di Eberron, La Città della Regina Ragno, ed Avventure Orientali. I suoi lavori più recenti includono Expedition to Castle Ravenloft, Cormyr: The Tearing of the Weave, ed The Forge of War. Il suo secondo libro per Eberron, Storm Dragon, è uscito a settembre.


Tradotto da: Xary Loon [Staff Traduttori GdRItalia]
Fonte: Race (richiede login a D&D Insider, registrazione gratuita)

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