Orde dell’Abisso
Autore: Ed Stark, James Jacob, Erik Mona
Edito da: 25Edition – Wizards of the Coast
Lingua: Italiano
Pagine & Rilegatura: cartonato, 160 pagine a colori
Prezzo: 29,95 euro
In questo primo libro della serie Codex Immondo la 25Edition ci permette di scoprire i segreti dei demoni e del luogo del multiverso in cui vivono, l’Abisso.
Orde dell’Abisso è un pregevole libro di 160 pagine, cartonato a colori. Buone le illustrazioni interne, mi permetto di segnalare il, per me, sempre ottimo William O’Connor. La grafica è quella da manuale generico di D&D, piacevole e ben realizzata ma avrei trovato più adeguato un aspetto più dark ed evocativo, qualcosa in tono con il tema trattato. Ma ammetto che probabilmente ogni volta che prendo in mano un manuale che parla dei Piani Esterni mi torna in mente l’incredibile veste grafica di Planescape e le suggestioni che quella serie di supplementi era in grado di dare semplicemente sfogliandone le pagine.
Restando focalizzati su Orde dell’Abisso, eccone l’analisi capitolo per capitolo, prima delle considerazioni finali.
Capitolo 1: Conoscenze demoniache (21 pagine)
Corposo capitolo introduttivo che getta un sacco di carne al fuoco in modo un po’ confuso ma pur sempre interessante. Veniamo introdotti alla storia delle Nere Pergamene di Ahm, leggendario insieme di appunti, volumi e carte che parlano dell’Abisso e dei suoi abitanti. Questi antichi documenti saranno citati qua e là in tutto il libro, fungendo da filo conduttore sull’argomento demoni. Seguono alcune nozioni sulla fisiologia dei demoni, loro ruoli e utilizzi nella campagne di gioco. Segue una lunga trattazione sulla possessione demoniaca, interessante e approfondita ma mi chiedo quanto utile. Fastidioso il fatto che tra una possessione e l’altra un demone sia in forma incorporea e le regole per tale forma si trovino su un altro manuale, il Manuale dei Mostri 3, ristamparle sarebbe stato meglio.
Capitolo 2: Demoni (29 pagine)
Parlando di demoni non sarebbe un manuale di D&D senza una adeguata sezione dedicata ai mostri, in questo caso ne vengono presentati 16, da GS1 a GS19. Da segnalare la breve sezione che ogni creatura ha dedicata ad un “esempio di incontro”, da utilizzare come spunto per brevi avventure.
In questo bestiario non sono presenti solo i classici demoni tanar’ri, ma anche gli antichi obyrith, che occupavano l’Abisso prima della guerra della Verga delle Sette Parti (e chi ha giocato ad AD&D sa di cosa parlo) e i nuovi loumara di cui ci sono però solo due esempi.
Capitolo 3: Signori dei demoni (23 pagine)
Dietro tutto l’orrore e le macchinazioni di tutti i demoni presentati nel capitolo precedente e nei vari Manuali dei Mostri usciti fin’ora ci sono loro, i Signori di queste malvagie e corrotte creature. Questo terzo capitolo riprende parte del materiale già pubblicato nel Libro delle Fosche Tenebre ma rende i Signori dei Demoni più accessibili ad essere affrontati nei normali, canonici, 20 livelli di D&D. Non mancano però le regole e i suggerimenti per trasformare queste già potenti creature in personaggi non giocanti di livello epico. Il capito è certamente uno spasso, i Signori dei Demoni sono descritti in modo interessante e, una volta viste le loro statistiche di gioco, è chiaro come sia certamente meglio utilizzarli come manipolatori dietro agli eventi che coinvolgono i giocatori piuttosto che come antagonisti in uno scontro fisico. Il pazzo Demogorgon ha un GS di 23, non elevatissimo, ma considerando che avrà almeno un paio di balor al suo servizio, un combattimento corpo a corpo non può che essere la conclusione epica di una grande avventura.
I Signori presentati sono 14, dal taurino Baphomet al lovercraftiano Dagon, dal leggendario Orcus al temibile a affascinante Gratz’zt. Ognuno di loro meriterebbe una campagna a sé stante.
Capitolo 4: Trattare con i demoni (23 pagine)
oltre venti pagine con un mix di informazioni per una campagna incentrata sull’Abisso. Nessuna classe di prestigio, gli autori ci suggeriscono quali utilizzare di quelle scritte nei manuali fin’ora pubblicati per Dungeons & Dragons. 23 nuovi talenti demoniaci (alcuni rivisti dal Libro delle Fosche Tenebre) e 21 nuovi incantesimi legati al tema trattato. Nel complesso materiale interessante, sia nelle regole ma soprattutto per dare tono e colore alle partite.
Segue una trattazione approfondita del Culto Nero di Ahm, legato alle già nominate Nere Pergamene omonime. L’organizzazione in questione viene presentata in modo da poter essere utilizzata in più modi nelle avventure. Di base si tratta di un gruppo con sedi in diversi punti del multiverso il cui scopo è di raccogliere tutto il possibile sapere sui demoni e sull’Abisso. I personaggi possono incontrare i cultisti sia come antagonisti che come fonte di informazioni oppure arrivare ad unirsi alle loro fila, godendone dei vantaggi in termini di conoscenze segrete ma pagandone anche gli obblighi. Il capitolo si chiude con una sezione dedicata proprio alle famose (o infami) Nere Pergamene, una serie di artefatti attorno i quali può ruotare l’intera campagna demoniaca.
Capitolo 5: Nell’Abisso (49 pagine)
Dulcis in fundo gli autori ci accompagnano nel profondo di alcuni degli infiniti strati dell’Abisso. Con il capitolo dedicato ai Signori dei Demoni, questa parte del manuale va a formare un vero e proprio setting per decine di opportunità di gioco. Gli strati descritti sono solo 15 ma anche 50 sarebbero stati pochi a fronte di un piano appunto infinito. ognuno presenta una piccola mappa con indicate le località e i punti descritti. Strana la presenza di una scala di misura sulle mappe, in un luogo di puro caos come appunto l’Abisso, avrei lasciato volutamente vago qualunque riferimento alle distanze da percorrere.
Di sicuro interesse il reame di Azzagrat, dominio del demone Graz’zt, che si estende su tre strati e che permette di visitare città covo di tanar’ri, mercanti di schiavi, veleni e morte.
Le Ragnatele Demoniache, regno della dea Lolth, nasconde, tra i mille pericoli, anche il segreto della nascita dell’Abisso stesso.
Pozzi di Oscurità, dove sono imprigionati per l’eternità creature che terrorizzano gli stessi demoni. e poi ci sono le giungle e i mari del regno di Demogorgon, Principe dei Demoni; le distese di funghi delle terre di Shedaklah e così via.
Gli spunti per le avventure non mancano ma un Master deve stare attento, si tratta di luoghi pericolosi, altamente mortali, si potrebbero massacrare facilmente tutti i propri giocatori.
Appendici
Alcuni utili pagine finali ci elencano altri Signori dei Demoni, oltre 70, comprensivi di titolo, interessi e strato in cui vivono. Segue un elenco con i nomi e i sovrani di oltre 90 strati dell’Abisso. Infine sono citati tutti i demoni e il relativo manuale di D&D in cui sono stati descritti.
Conclusioni
Orde dell’Abisso è un manuale bello e abbastanza completo, bilancia bene una parte di regole ed una puramente descrittiva. Ci sono pochissimi riferimenti alle interazioni tra i Demoni e gli altri luoghi del multiverso descritti nel Manuale dei Piani. Che questo sia un bene o un male, dipende dalla propria campagna, certo il libro invia a far interagire l’Abisso quasi esclusivamente con il Piano Materiale da cui provengono i personaggi dei giocatori aumentandone certamente l’aura di mistero, pericolo ed orrore. A sorpresa invece diverse brevi ma frequenti citazioni di Sigil, la mitica città ad anello fulcro della vecchia ambientazione Planescape.
Concludo con una mancanza, a mio parere il manuale pecca nel non trattare i balor. I più potenti tra i demoni (ad esclusione dei Signori di tale razza) avrebbero meritato almeno un paio di pagine all’interno del volume.
In prospettiva 4a edizione il manuale appare tutto tranne che obsoleto, sembra che all’interno della programmata rivoluzione del multiverso di D&D l’Abisso resti per lo più come qui descritto. Strano destino per il regno del caos. [/align]
Voto: 7,5
recensore: dragonfriend
mail: foggio@libero.it
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