Il Crepuscolo di Costantinopoli
Supplemento per Vampiri: i Secoli Bui
“I vampiri non esistono. Essi vengono considerati al solo fine ed esclusivamente entro i limiti in cui essi possono illuminarci sulla condizione umana e sulla fragilità e splendore che noi chiamiamo Vita”
Editore: White Wolf
Edizione italiana a cura di: Stratelibri
Autori: Philippe Boulle, Joshua Moqueira-Asheim e Lucien Soulban
120 pagine softcovered
Recensore: Kirlian
…così che si apre uno dei più bei libri di Vampiri: I Secoli Bui, edito dalla Stratelibri nel lontano 1997. Con Il Crepuscolo di Costantinopoli la White Wolf raggiunge uno dei suoi massimi picchi stilistici, rappresentando il trionfo dello stile gotico in uno scenario medievale affascinante e ricco di mistero come quello di Costantinopoli, la Nuova Roma del 1197 che sviluppa le sue trame tra sogni di splendore, fervente religiosità, eresie e complotti vampirici sullo sfondo del declino imperiale e dello scisma tra la Chiesa di Roma e quella d’Oriente. Le centoventi pagine del manuale in questione, raggruppate in sei capitoli, ci regalano sogni d’oro, avorio ed oricalco, ci ipnotizzano tra i lussi di una città che nonostante la crisi imminente continua ad ostentare le sue tradizioni ed il suo potere, ci trasportano in un mondo mortale ricco di trame politiche ed economiche ed in un mondo vampirico a metà strada tra il sogno e l’allucinazione, tra la perversione ed il trionfo della fede nella Città dell’Oro Accecante. Nel primo capitolo gli autori Boulle, Mosqueira-Asheim e Soulban ci iniziano al gioco, danno qualche nozione introduttiva sulla storia della città, spiegano la società dei mortali e quella dei Fratelli, ci aprono al tema di questi racconti di intimo terrore, al sogno del Triunvirato ed al loro Codice dei Lasciti; tutto questo riassumibile con i versi di Yeats:”Esaltano ogni cosa generata, che nasce e che muore. Rapiti da quella sensuale melodia, tutti trascurano i monumenti dell’intelletto che non invecchia”. Nel secondo capitolo la storia della Nuova Roma si intreccia in modo perfetto ed intelligibile con le macchinazioni cainite, non limitando l’escursus temporale alla storia seguente la fondazione da parte di Costantino nel 324, ma spingendosi indietro nei secoli fino ad arrivare al 2100 A.C. anno in cui l’Antidiluviano Toreador abbraccia Mi-ka-il nella città di Ebla. Da qui le linee storiche si sovrappongono alle idee degli sviluppatori della WW, creando una para-cronologia impeccabile e coerente, assolutamente impossibile non rimanere abbagliati dal lavoro svolto dagli autori. Nel 312 inizia il sogno; Michele, Antonius ed il Dragone si uniscono in una sacra trinità e battezzano il loro sodalizio col nome di Triunvirato, i tre vengono presentati come parti dello stesso progetto tanto che gli autori nel descriverli si rifanno alla simbologia cristiana della trinità ( anche se a dire il vero li trovo molto più simili ai Ternari taoistici o indù). Dopo una rapida descrizione degli stereotipi dei tre si passa alla spiegazione del più volte citato sogno. Michele infatti nella sua mente rivive i tempi passati dell’Impero Romano; la gloria e lo splendore dei Vampiri della Città Eterna lo spingono a cercare di ricostruire un mondo idilliaco, dove possano convivere Fratelli e mortali, dove lo splendore dei palazzi e degli ornamenti rappresentino, per i più saggi, le gesta dei Discendenti di Caino attraverso i simboli del rinvigorito cristianesimo e dei fedeli ordini monastici. Per fare questo l’antico Toreador unisce le sue capacità di astrazione alla forza intellettuale e pratica del Ventrue ed alla mutevolezza implacabile dello Tzimisce; la loro unione però è messa in pericolo dall’attrazione che questi nuovi compagni nutrono per Michele stesso e dai rancori che porteranno Antonius a legarsi agli iconoclasti, auto condannandosi alla distruzione, e il Dragone ad allontanarsi dalla città lasciando Michele in balia dei suoi deliri di onnipotenza e santità. Tutta la cronologia è estremamente curata, non ci sono pecche storiche ed il passare degli anni ci accompagna fino al crollo di Costantinopoli passando per l’era di Giustiniano, gli anni delle tenebre ( 565-690), l’era dell’iconoclastia, la gloria macedone, il primo declino (1025-1081), i Comneni e le Crociate, il presente (1197), per chi dovesse averne bisogno c’è anche un paragrafo dedicato al futuro della città. In questo viaggio storico-immaginario non potevano mancare storie fondamentali per ogni buon Narratore, dai Fuochi di Alessandria ai Culti del Sangue, lasciandoci con un irrisolvibile interrogativo:”A volte mi domando cosa sarebbe diventato il mondo se le fiamme della Quarta Crociata non avessero trasformato in cenere il nostro sogn” o – Gregorio l’Antico, 1921 a.D. Nel terzo capitolo viene presentata la geografia di Costantinopoli, anche qui strade e palazzi si legano alle leggende vampiriche ed a spunti interessantissimi per il narratore. Dai distretti alle mura di Teodosio II tutto è splendidamente riportato nel testo in questione, vengono trattati discretamente anche il Monastero di San Giovanni Studios e la Cattedrale di Santa Sofia. Molti spunti vengono lasciati ai Narratori con la descrizione del mondo sotterraneo e della Casa delle Lucerne; forse un po’ esagerata è la parte sulle reliquie, una vera epifania dall’incalcolabile valore di Vera Fede.
Le alleanze sono trattate nel quarto capitolo, vengono descritte organizzazioni, preoccupazioni e relazioni dei Micheliti, dei Lasombra ortodossi di Magnus, dei Nosferatu Malachiti, e dei Figli di Giuda. A seguire vengono trattati Ventrue Antoniani, Brujah Lexor, e Cappadoci e si termina con gli Tzimisce Obertus, i Gangrel del Barone, i Latini, gli Inconnu, il Circolo del Sogno e gli Eletti di Calomena. Il capitolo quinto è formato da ben trenta pagine di personaggi importanti, tra cui Maria la Nera; dama Alexa Theusa; il Barone Ferox; Magnus, il Custode dell’ortodossia; il Vescovo Alfonso di Venezia; il Trio; Theresa Khymena, la Sacerdotessa dei Sogni; Iesu; Simeone; l’immancabile Vykos (è da quando ho creato il mio primo PG che voglio distruggerlo!!!); Caius; Achmet il Sognatore ed altri vampiri di cui tanto abbiamo sentito parlare…
Il sesto ed ultimo capitolo intitolato “storie a Costantinopoli” ci offre una serie di spunti per avventure. In conclusione, Il Crepuscolo di Costantinopoli è uno dei manuali meglio riusciti della nostra cara White Wolf, è un ottima traduzione e distribuzione della Stratelibri, è immancabile in una collezione di giochi di ruolo e sicuramente impedibile per un Narratore. L’edizione recensita è del 1997, unica edizione in italiano; mi rendo conto che ormai non sarà semplice trovarla ma sicuramente cercarla ne varrà la pena. Il prezzo di copertina è di 30.000 Lire… che in EURO è pari a 30 €… ma il gioco vale la spesa. Unica pecca: le guglie in copertina.
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