Atlantean Edition in Italiano
Autori: Ian Sturrock
Edito da: Stratelibri e Wyrd Edizioni
Distribuito da: Counter
Lingua: Italiano
Pubblicato nel: Settembre 2006
Pagine & Rilegatura: 328 pagine cartonato in bianco e nero
Prezzo: 40 euro
Recensione
Il “Barbaro” più famoso della letteratura fantastica finalmente sbarca in Italia con il suo gioco di ruolo!
Fin dalla sua uscita nel mercato americano per la Mongoose Publishing, in molti hanno cercato un modo di portare questa opera nel nostro paese. Una impresa che si prestava da subito a qualche problema visto l’alto costo di un marchio celebre come quello di Conan e la relativa debolezza del nostro piccolo mercato italiano.
Con qualche ritardo, ma alla fine, grazie alla collaborazione tra Wyrd Edizioni e Stratelibri, (e si ci si sono dovuti mettere in due editori per portarlo in Italia…) esce finalmente questo gioco tradotto.
Innanzi tutto le prime sorprese: il prezzo annunciato di 40 euro, più basso di quello che ci aspetterammo visto quello di copertina dell’edizione americana di 49.95 $ (visto la corrispondenza di cambio 1:1 che gli editori di solito tengono nelle loro versioni italiane) e il suo contrappasso, la scelta delle pagine interne in bianco e nero su carta patinata anzi che del certamente più costoso colore.
Una scelta questa che ha fatto discutere molto gli appassionati, o per meglio dire i collezionisti, che hanno da principio storto un po’ il naso… (ma ad alcuni, leggendo su vari forum, la soluzione Bianco e Nero è piaciuta addirittura più del colore!).
Di sicuro per tutto il mondo dei non collezionisti, ma dei Giocatori di ruolo, la scelta sembra essere ponderata e anzi a tutto loro vantaggio, consegnandogli tra le mani un manuale completo, perfettamente fruibile, ad un prezzo che invoglia davvero il pubblico ad avvicinarsi al gioco. Tutto sommato una operazione che sta dimostrando da subito i suoi frutti, decidendo di perdere poche decine di copie di manuali per i collezionisti l’editore punta tutto sull’attirare i giocatori nuovi che costituiscono l’anima del mercato (anche se spesso una anima silenziosa…).
Ma veniamo al nostro manuale.
Quella tradotta è, ovviamente l’Atlantean Edition, ovvero l’edizione riveduta e corretta del gioco che integra le errata ufficiali uscite dopo la prima edizione della Mongoose davvero piena di errori. Il formato è particolare, ad uno sguardo superficiale non ce se ne accorge minimamente, ma con un po’ di attenzione si nota che le pagine non sono in un esatto formato A4 ma in formato tutto particolare fatto apposta per ottimizzare il rapporto carta impiegata con l’impaginazione del volume, tutto con lo scopo di ottimizzare i costi! C’è da dire che gli editori se le sono proprio studiate tutte per riuscire a contenere i costi di questa oberosissima produzione! A questa particolarità sono da attribuirsi gran parte dei ritardi che il manuale ha subito rispetto alla data annunciata di uscita.
Vediamo ora cosa ci propone nel dettaglio questo gioco.
Il manuale si apre con una Introduzione che ci presenta in breve il mondo di Conan e ci fornisce i riferimenti alle storie di Howard (l’autore dei romanzi e dei racconti di Conan) da cui il gioco trae ispirazione.
Non è necessario essere grandi appassionati dei libri di Howard in ogni caso per giocare a questo GdR, in realtà il manuale fornisce tutte le indicazioni necessarie, per cui, se non siete appassionati lettori non preoccupatevi non sarete minimamente penalizzati nel gioco.
Con il secondo capitolo entriamo nel vivo del gioco. Ci parla delle Razze di Conan. Iniziamo a notare da subito che il sistema di gioco è un d20 modificato in molte cose rispetto a quello di D&D, infatti il manuale è sotto licenza OGL il che significa, in sintesi, che nel manuale trovate tutte le regole che vi servono per giocare e non sono necessari i manuali base di D&D. Molte sono le particolarità che distinguono il gioco di Conan da D&D e le evidenzieremo man mano analizzando ogni singolo capitolo quando le incontreremo.
Immergiamoci allora nell’era Hyboriana (quella in cui si sviluppano le avventure del mondo fantastico di Conan) e vediamo innanzi tutto che le razze che danno vita al gioco sono tutte razze “Umane”. Conan è un fantasy, ma non presenta strane e bizzarre razze, e anche i mostri non sono esseri molto comuni con cui fare i conti, gli esseri umani sono i nemici più pericolosi che la selezione naturale ha scelto per i nostri eroi… e sono loro gli antagonisti che ci troveremo davanti.
Questo capitolo ci presenta per questo le varie e molteplici “etnie” umane che popolano Hyborea. Ogni razza ha caratteristiche sue proprie che determinano differenze anche da un punto di vista “regolistico” fornendo bonus e competenza in determinate abilità piuttosto che altre caratteristiche retaggio della cultura e dell’adattamento di quella razza ad uno certo stile di vita.
Il terzo capitolo ci presenta le Classi dei personaggi che possiamo usare nel gioco. Le classi sono: il Barbaro, il Guardiaconfini, il Ladro, il Nobile, il Nomade, il Pirata, il Soldato e lo Studioso.
Ogni classe ha le sue abilità e caratteristiche particolari che sottolineano le doti che questi archetipi di personaggi sviluppano durante le loro avventure. Come i più attenti di voi avranno già notato non esistono classi specifiche per gli incantatori. Come vedremo più avanti, la magia in Conan è qualcosa di molto raro e anche pericoloso, la classe che può usarla è quella dello Studioso e la via per apprendere un così potente potere è molto difficile. Conan è dunque a tutti gli effetti, un mondo davvero low magic, in cui cioè la magia ha un peso relativo nella vita degli uomini e non preponderante come in moltissime ambientazioni fantasy. Nel capitolo compaiono altri due concetti nuovi e interessanti: i Punti Fato. Questi sono degli speciali punti che i giocatori possono spendere per ottenere alcuni importanti benefici come: salvare il proprio personaggio dalla morte o comunque regalargli una possibilità… mettere a segno un “colpo decisivo”, oppure influenzare il destino del proprio personaggio. Questi punti sono pochi ed estremamente preziosi nell’economia del gioco.
Altra caratteristica davvero interessante è il “Codice d’Onore” che può essere di diversi tipi o che il personaggio può addirittura decidere di non avere. Questo sistema sostituisce il troppo schematico sistema di allineamenti di D&D e influisce notevolmente anche nella vita sociale e nei rapporti che un personaggio stringe nel gioco con gli altri. Essere privi di “Onore” in certe situazioni può essere una condizione davvero difficile da giocare quando ci si trova magari a trattare con un gruppo di barbari Cimmeri…
Il quarto capitolo tratta le Abilità che non presentano particolari differenze rispetto al modo in cui funzionano in D&D.
Il quinto capitolo ci elenca i Talenti del gioco che sono ovviamente molto ricchi per quanto riguarda le diverse tecniche di combattimento, visto che nel gioco è decisamente il combattimento con le armi, in uno scontro, a svolgere la maggior parte del “lavoro”.
Il sesto capitolo ci descrive l’Equipaggiamento di cui i personaggi si possono dotare nel mondo di Conan.
Da notare in questo capitolo sono, come prima cosa la presenza di due categorie di armi particolari: le “armi primitive” in uso presso molti barbari nelle società meno civilizzate, e le splendide “armi akbitaniane” costruite con materiali speciali.
La caratteristica innovativa più importante, qui, la ritroviamo nella rassegna delle armature e degli scudi. Come vedremo nel capitolo dedicato al combattimento, infatti, in Conan armature e scudi non aumentano la Classe Armatura (ovvero non rendono più difficile colpire un personaggio) ma, bensì, assorbono parte dei danni che i colpi infliggono.
Il settimo capitolo ci parla, finalmente, del Combattimento. Qui vediamo effettivamente in atto molte delle caratteristiche innovative di questo gioco. Nel mondo di Conan gli scontri armati sono spesso determinanti e sicuramente letali. Per questo è molto bello giocarli soprattutto se si hanno a disposizione molte tattiche diverse da utilizzare. In Conan, a differenza di D&D, ci sono due tipi di difesa: la difesa con Parata e la difesa con Shivata, ogni classe di personaggio fornisce bonus maggiori ad un tipo di difesa o all’altra a seconda delle sue caratteristiche. Il combattimento, dunque, non si limita ad una serie di tiri in cui la difesa è considerata come un aspetto puramente passivo, come in D&D, bensì è uno scontro tattico in cui la difesa è una parte determinante della strategia per sconfiggere il nemico che ci si trova di fronte. In un mondo in cui non esistono chierici dispensatori di cure miracolose, e in cui la magia curativa è in mano a pochi stregoni e non è una magia molto efficace (non esistono resurrezioni di alcun tipo, se muori resto morto), capirete come sia importante fare tesoro dei propri punti vita e come sia importante combattere senza troppa spregiudicatezza. Conan in questo senso è un gioco molto meno super eroistico di altri giochi come lo stesso D&D.
L’ottavo capitolo ci parla della Stregoneria. Come avevamo accennato, in Conan la magia è un grande potere, ma per raggiungerlo bisogna spesso compiere grandi rinuncie, e non solo, ma la magia è una forza corruttrice dell’animo umano. In questo capitolo ci vengono presentati le varie strade che uno studioso può intraprendere per accedere ai misteri della stregoneria: operare un patto con un entità demoniaca in cambio di servigi futuri, mettersi al servizio di un potente stregone dal cuore ormai corrotto che controllerà i nostri progressi e li indirizzerà come meglio crede o intraprendere la più difficoltosa via della ricerca indipendente della conoscenza magica. La magia viene operata mediante una riserva di punti potere che possono essere spesi per operare i sortilegi che si sono appresi, rituali particolari e sacrifici umani e non possono donare allo stregone punti potere extra per un periodo limitato. Ovviamente tutte queste cose contribuiscono a rendere, per gli studiosi che intraprendono questa via, la magia come una vera ossessione che lentamente corrompe la loro anima. Questa corruzione interna pian paino traspare anche nel corpo e nello spirito del personaggio che accumula infermità di vario tipo. In Conan non esistono magie permanenti, o almeno sono estremamente difficoltose da realizzare, per questo in pratica non esistono oggetti, equipaggiamenti o armi magiche.
Il capitolo nono ci parla dell’Era Hyboriana regalandoci una veloce panoramica della situazione geopolitica del mondo nel quale ci stiamo per immergere. Un indispensabile preludio per il capitolo seguente.
Il decimo capitolo infatti ci presenta l’Atlante di Hyborea, con la descrizione dei vari stati, delle usanze, le forze militari ecc. che possiamo incontrare vagando da una nazione all’altra del mondo di Conan. Il capitolo è sufficientemente ricco per avere un idea generale del mondo in cui inseriremo le nostre storie. I supplementi regionali forniranno poi le informazioni aggiuntive per dettagliare meglio le varie regioni.
Il capitolo undicesimo tratta della Religione. Gli dei, per quanto venerati non sono entità che guidano o interferiscono nella vita degli uomini, il mondo di Hyborea è popolato da varie fedi e culti che possono avere anche una grande influenza sulla popolazione ma non forniscono poteri mistici o altro.
Il capitolo dodicesimo ci presenta un breve Bestiario che racchiude le principali creature mostruose comuni di questa ambientazione. Davvero poche rispetto ad altri mondi fantasy, ma del resto questa è una particolarità propria di questo gioco. E poi fornisce le statiche degli animali invece più comuni.
Il capitolo tredicesimo è dedicato ai Game Master e ci fornisce utili consigli su come gestire le nostre Campagne in Conan.
Molti degli spunti di riflessione sono interessanti soprattutto le note sui conflitti interiori su cui far giocare i personaggi che sono una caratteristica importante di una ambientazione come questa.
Il manuale si conclude con un utile Indice Analitico per ritrovare in fretta quello che ci serve sapere durante le sessioni di gioco.
Conclusioni
Tirando le somme, il gioco è davvero ben costruito. Un fantasy particolare: molto meno super eroistico di quelli a cui siamo abituati, con tanti spunti di riflessione personale sulla corruzione, l’onore, i rapporti con gli altri, la forza delle armi e il rispetto per i nemici… Meno incentrato sulla magia e i mostri fantastici e più sulle forze che dominano la natura umana: rabbia, passione, corruzione ecc. Un fantasy molto maturo. Le modifiche al d20 apportate sono tutte indirizzate ad esaltare queste caratteristiche dell’ambientazione e fanno del d20 di Conan uno dei migliori d20 che ci siano in circolazione correggendo molti BUG o presunti BUG del sistema di D&D.
Il manuale, come abbiamo detto, è in bianco e nero, ma risulta perfettamente fruibile e la perdita del colore influenza poco, tutto sommato, sul suo fascino, soprattutto se teniamo conto del guadagno in termini economici che ne risulta per il nostro portafoglio! Pochissimi gli errori di battitura e la traduzione pare buona e scorrevole in ogni punto. Nel complesso un bel lavoro su un ottimo gioco.
Voto: 8
Recensore: Massimo “Nadir” Lizzori
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