Children of Fire è un gioco di ruolo completamente gratuito in lingua inglese, in continua espansione e crescita.
DOVE TROVARLO
E’ liberamente scaricabile dal sito mimgames in un comodo formato pdf di 57 pagine, da 320 kb (+ scheda in pdf da 182 kb).
STILE DI PRESENTAZIONE
L’impaginazione e la suddivisione dei paragrafi e dei capitoli è estremamente chiara e, sebbene non sia presente alcuna immagine o vezzo grafico di contorno, il documento è molto ordinato e scorrevole da leggere.
Il testo è suddiviso in tre capitoli principali: l’Introduzione, il Mondo e le Regole.
INTRODUZIONE
L’Introduzione è breve e presenta a grandi linee:
– il Tema principale del gioco, cioè l’interpretazione di un membro della schiera celeste (un angelo)
– le Fonti principali da cui gli autori hanno tratto ispirazione
– il Progetto realizzativo che gli autori stanno continuando a portare avanti (sul sito sono infatti annunciati nuovi prodotti, sempre free, in uscita prossimamente).
In particolare le fonti sono in questo caso davvero importanti, dato che gli autori sottolineano il fatto che si sono imbarcati nel processo creativo senza preconcetti, e senza avere già in mente il risultato finale (ossia una loro idea di angeli)…hanno lasciato che l’opera di ricerca, davvero vasta e approfondita, li guidasse.
Il risultato è un prodotto che cerca il più possibile di rimanere fedele a ciò che è stato formulato e descritto a proposito degli angeli nel corso della storia in alcuni testi fondamentali come ad esempio I Rotoli del Mar Morto, i libri di Enoch e alcuni trattati di Swedenborg (noto soprattutto per la sua famosa “Stanza”, una specie di anticamera in cui le persone sensitive sono in grado di giungere per entrare in contatto con i defunti e con creature legate all’aldilà, compresi appunto gli angeli).
Una differenza importante tra la realtà del gioco e quella descritta nella maggior parte dei documenti a tema angelico è che creature come i Nephilim e gli Anakim (di cui parlerò più avanti) non sono state spazzate via dal diluvio universale come vuole la tradizione classica (il tutto per ampliare l’ambientazione del gioco).
Gli autori tendono anche a precisare che gli angeli che verranno descritti prendono nettamente le distanze dalla figura celestiale che compare in molti film hollywoodiani.
Non più una creatura assolutamente luminosa e iconica di perfezione e virtù, si tratta piuttosto di entità che sono esistite da molto prima la comparsa dei cosiddetti “figli dell’argilla” (cioè l’Uomo) e che spesso generano timore, reverenza e paura a causa delle loro azioni e dei loro incarichi.
IL MONDO
Il Mondo è il capitolo centrale dell’intero gioco, e anche il più lungo, diviso in varie sezioni.
Cosa sono gli Angeli
In questa prima parte viene spiegato accuratamento cosa sono i “figli del fuoco”, cioè gli angeli.
La loro natura astratta e mistica è difficilmente comprensibile agli umani, sia intesi come elementi del gioco che come lettori/giocatori, e quindi è molto intrigante il tono con cui vengono descritte queste creature…come se le parole mortali degli umani non fossero sufficienti a spiegarne l’essenza!
In particolare il loro vero aspetto è lasciato molto all’immaginazione, ad un “balzo della fede” da parte della mente del lettore. Basti sapere che non si può parlare di materia per descriverli, piuttosto di energia, e in forme diverse tra loro a seconda dello specifico Coro di appartenenza.
Nel mondo materiale gli angeli possono invece assumere una qualsiasi delle tre Forme a disposizione, oltre a passare dall’una all’altra in pochi secondi semplicemente volendolo.
– La prima è la forma Discreta (Subtle).
Si tratta di una forma invisibile e intangibile. La loro energia è ridotta al minimo e non possono interagire con il mondo materiale, si limitano ad essere degli osservatori o dei guardiani in attesa che succeda qualcosa di significativo per intervenire.
In questo stato possono viaggiare istantaneamente da un luogo ad un altro, indipendentemente dalla distanza fisica tra essi.
– La seconda è quella Divina (Divine).
E’ la forma che più si avvicina al loro reale modo di essere quando si trovano nelle Sfere Celestiali. Possono scegliere di essere eterei (e quasi sempre invisibili agli umani) o materiali. In entrambi i casi il loro aspetto non è sempre rassicurante, anzi a volte è grottesco o addirittura spaventoso per gli esseri umani.
Questa forma permette loro di usare pienamente i loro poteri, anche se spesso sono costretti ad assumere quella materiale per compiere alcune azioni.
– La terza ed ultima è quella Nascosta (Hidden).
L’angelo assume un aspetto umano che lo aiuta ad aggirarsi tra le persone comuni senza spaventarli, mescolandosi fra loro, e diventando difficile da individuare per le altre creature celestiali o soprannaturali. La maggior parte dei loro poteri possono essere usati mentre si trovano in questo stato.
Abbastanza interessante è il fatto che ognuna di queste forme materiali deve possedere una particolarità, una specie di segno distintivo che, anche se non rivela la natura angelica, fa spiccare tra la folla la figura umana…potrebbe trattarsi di qualsiasi cosa, dall’assumere sempre forme umane prive di un occhio, zoppicanti alla gamba sinistra, estremamente anziane o giovanissime, ecc.
Bellissimi i tre modi che gli angeli hanno per comunicare con il prossimo.
Oltre al comune dono della parola, possono inviare telepaticamente dei messaggi ad un qualsiasi umano di fronte ai loro occhi, anche se ciò non permette di leggere nel pensiero e la persona non può rispondere allo stesso modo…a meno che non sia un rarissimo esempio di telepate!
La terza forma è l’Illuminazione, che un angelo può utilizzare solamente nei confronti dei suoi simili, a patto che appartengano ad una Triade (la scala gerarchica angelica) inferiore.
In pratica essi si illuminano per un istante, e trasmettono agli angeli riceventi un intero discorso/storia, raccontanogli tutto ciò che riguarda un preciso argomento nel tempo di un batter di ciglia.
Viene poi spiegato il loro modi di spostarsi, che varia molto a seconda della forma che hanno assunto.
Possono anche ascendere ai Cancelli del Paradiso, ma se ad esempio sono in forma materiale ciò richiede un po’ di tempo.
Per il resto, sono praticamente in grado di teleportarsi alla velocità del pensiero in qualsiasi luogo.
La Storia e le Origini degli Angeli
Gli angeli sono stati creati dall’Onnipotente molto prima della creazione dell’Uomo. Gli autori tengono a sottolineare la profonda diversità tra queste creature e gli esseri umani, si tratta di entità nettamente diverse e sfatano alcune leggende secondo le quali un essere umano particolarmente virtuoso possa diventare un angelo dopo la propria morte.
Gli angeli sono immortali ma non eterni, possono infatti essere distrutti, anche se occorre una potenza eccezionale per riscirci.
Pur essendo fondamentalmente creature buone e rette, gli angeli non sono assolutamente perfetti.
La cosa più interessante del gioco è proprio il fatto che, essendo gli angeli delle creature senza un’anima come quella degli esseri umani, sono spesso vittima del loro stesso potere ed entusiasmo per il creato. Alle volte si comportano addirittura come dei “bambini celestiali”, abbandonandosi ai loro capricci e alla loro curiosità, sempre facendo le debite proporzioni.
Ironicamente questa loro debolezza si è aggravata stando a contatto con le creature che hanno il compito di osservare, ossia gli esseri umani.
Le passioni, la creatività dell’Uomo sono spesso degli stimoli e delle tentazioni troppo forti per gli angeli, che si lasciano andare a comportamenti intemperanti.
Viene ripreso il tema biblico della caduta di Lucifero, presentato con i nome di Sammael, l’elemento più in vista della schiera dei Serafini.
Gli angeli che si allearono con lui subirono anche la Caduta assieme a lui, portando alla nascita dei “figli dell’oscurità”, ossia i demoni.
Dopo il peccato originale, l’umanità si ritrovò sola e in balia delle trame demoniache.
L’Onnipotente inviò i Grigori, delle potenti creature celesti, per svolgere il ruolo di Guardiani dell’Umanità. Essi tuttavia non solo si mescolarono con i mortali, ma concepirono addirittura dei figli con loro.
Il frutto di queste unioni furono due nuove specie di creature, entrambe malvagie e corrotte, ossia i Nephilim e gli Anakim (detti anche “giganti”).
Nonostante il Diluvio Universale voluto dall’Onnipotente avesse spazzato via gli Anakim e la stragrande maggioranza di Nephilim, al giorno d’oggi esistono ancora dei Grigori in circolazione e le fila degli Anakim e dei Nephilim si sono nuovamente ripopolate.
Viene poi presentata la Gerarchia Celeste e, fedelmente alla tradizione mistica, sono indicati dei numeri ben precisi per ognuno dei classici Nove Cori, oltre ad una descizione della loro vera forma e dei loro incarichi principali e campi d’interesse.
Molto interessante la sezione dedicata ai Nove Tomi Celestiali, una raccolta di testi sacri scritti da entità superiori e che contegono, ad esempio, tutti i Veri Nomi sia degli angeli della luce che di quelli oscuri, e sono anche compresi alcuni accenni e riferimenti riguardanti testi particolarmente illuminati scritti però da esseri umani, come ad esempio lo Sefer Yesirah, ben noto agli studiosi o agli esperti di cabala ebraica.
Coloro che infestano la Terra
In questa sezione si descrivono i Grigori, i messi inviati dall’Onnipotente per osservare e proteggere l’umanità in seguito alla cacciata dal paradiso terrestre, e soprattutto le creature da essi generati accoppiandosi con gli esseri umani: gli Anakim ed i Nephilim.
Gli Anakim, detti anche Giganti, sono creature nate da un Grigori e da una femmina umana. Sono creature di dimensioni abnormi fin dalla nascita, al punto da causare spesso la morte della madre poco prima o durante il parto.
Dopo la nascita crescono a dismisura, superando i tre metri di altezza. Si tratta di creature estremamente malvagie, egoiste e depravate.
Non possedendo un’anima non possono nemmeno sperare di avere una futura esistenza dopo la morte, per questo motivo (o forse per invidia nei confronti dell’anima posseduta dagli esseri umani), si abbandonano a qualsiasi tipo di vizio, di violenza e di depravazione estrema, traendo in particolar modo piacere dal dolore e dalla sofferenza umana.
I Nephilim nascono invece quando un Grigori assume la forma di una donna e concepisce un figlio con un maschio umano.
Il tratto più caratteristico di questi esseri è la loro mostruosità e deformità. Non ne esistono due uguali, e il Grigori che li ha dati alla luce si allontana immediatamente da loro, pervaso da un senso di disgusto dei confronti di ciò che ha dato alla luce.
Solitamente sono creature vagamente umanoidi, ma dotate di tentacoli, corna, zoccoli o qualsiasi altro tipo o combinazione di tratto mostruoso si possa immaginare.
Col passare del tempo diventano sempre più grandi, si dice che i più antichi abbiano assunto le dimensioni di vere e proprie montagne. Solitamente si ritirano lontano dagli insediamenti umani, in luoghi incontaminati o difficili da raggiungere, o nelle profondità della terra.
Altre volte invece decidono di rimanere in qualche remoto anfratto delle città…
I Lost (Perduti) sono invece degli angeli che, temporaneamente, hanno perso il benvolere e la Grazia dell’Onnipotente, e sono costretti a vagare sulla terra per fare ammenda delle loro azioni, fino a riguadagnare la fiducia e il loro status.
I Forgotten (Dimenticati) incarnano invece uno dei rischi che gli angeli corrono se passano troppo tempo a contatto con gli umani, rimanendo in forma materiale.
Possono addirittura dimenticare le loro origini celestiali e perdere i loro poteri…almeno finché una situazione eccezionale non li risveglia, solitamente facendogli compiere dei gesti miracolosi.
Esistono poi anche i Sorcerer (Stregoni), ossia gli studiosi dell’occulto che hanno appreso le arti magiche da tomi perduti e proibiti, come ad esempio il Sefer Raziel, l’opera del famigerato angelo Raziel che, come Prometeo, face dono all’uomo di una conoscenza che le entità superiori non desideravano rendere nota.
Le Godless Machine (Macchine senza Dio) sono in pratica la forma umana dell’atto della creazione: la Tecnologia.
Sono delle forme, più o meno grezze e primitive, di intelligenza artificiale, che creano non pochi problemi agli angeli, essendo degli oggetti al di fuori di quella che era la creazione originaria cui hanno assistito all’alba dei tempi.
I Regni Celesti
Un’intera sezione, davvero molto interessante, è dedicata alla descrizione, a grandi linee, dei Sette Paradisi (o Cieli).
Ognuno ha caratteristiche, modi di accesso e “leggi” specifiche. Si va da regni fatti di stelle, sistemi planetari e la cupa vastità del cosmo a regni in cui imperversano gli elementi e le tempeste…fino al terrificante regno in cui dimorano i demoni e i loro condottieri Caduti.
Vengono poi descritti anche alcune figure celestiali di particolare interesse, con la descrizione del loro vero aspetto, del loro ruolo nella storia degli angeli e dell’umanità e delle loro doti e incarichi principali. Metatron, Uriel, Gabriel…e naturalmente lo stesso Primo Caduto, Sammael, oltre a molti altri.
LE REGOLE
Il capitolo delle Regole contiene le meccaniche di gioco, i poteri degli angeli e alcuni consigli al Narratore per gestire le singole storie e campagne di gioco.
Creazione del Personaggio
Siamo arrivati alla parte di ogni gioco di ruolo che, più di ogni altra, riguarda i giocatori stessi.
Gli autori consigliano di partire da un’idea base, ad esempio un angelo ribelle o guerriero, oppure da un tratto particolare del suo carattere che si vorrebbe interpretare…e poi di costruire attorno a questo nucleo l’intero personaggio.
Un aspetto fondamentale è poi la scelta dell’Ordine Angelico, che può essere visto come la professione, l’incarico principale assunto o ricevuto dal personaggio.
Ci sono alcuni esempi fondamentali, ma ogni giocatore è libero di proporre le sue nuove idee. Inoltre ogni Ordine ha elencate anche le sue Forze Primarie e Secondarie, in pratica i poteri a disposizione di un angelo che ne fa parte e le sfere di influenza, cioè gli aspetti dell’universo su cui sono in grado di agire particolarmente bene.
Tra gli esempi ci sono gli Angeli Guardiani, gli Angeli della Spada, della Vendetta, della Purificazione ecc.
I 5 tratti principali che descrivono e definiscono le caratteristiche di ogni angelo sono chiamati Aspetti, e sono:
– Knowledge (Sapienza, ricordare nozioni e dettagli)
– Understanding (Intelletto, comprendere i complicati schemi dell’universo)
– Power (Potere, esercitare la propria volontà e influsso sull’universo, soprattutto a livello fisico)
– Vigor (Vigore, l’energia spirituale interiore, la sua capacità di resistere agli influssi esterni e la sua robustezza)
– Glory (Gloria, l’influsso carismatico che la semplice vista di un angelo piò avere sulle creature inferiori, la capacità di intimidire e di convincere il prossimo).
A questi tratti, che partono da un punteggio base uguale per tutti gli angeli, si possono distruibuire punti aggiuntivi per caratterizzare meglio il proprio personaggio.
Ci sono poi le 4 Virtù (quelle che nella tradizione dantesca sono dette “cardinali”): Fortezza (forza), Giustizia, Prudenza e Temperanza.
Anch’esse partono da un punteggio di base, a cui in seguito vengono assegnati dei punti da aggiungere liberamente ad esse.
Rappresentano forse l’aspetto più importante e unico dell’intero gioco, e non vanno confuse con il “carattere” (l’indole), del personaggio.
Come ho già detto, gli angeli, pur essendo creature estremamente potenti e millenarie, sono spesso più simili a bambini che ad entità celestiali e superiori.
Questi 4 aspetti della loro etica, della loro morale interiore, entrano in gioco molto spesso e rappresentano il fulcro attorno al quale ruotano le loro vicende, soprattutto durante le loro interazioni con il mondo circostante e in particolare con gli esseri umani.
Gli angeli si troveranno spesso, nel corso delle giocate, a dover resistere alla tentazione di abbandonarsi alla loro superiorità per assaporare i piaceri materiali, oppure per cercare di portare a termine gli incarichi ricevuti dall’Onnipotente senza commettere eccessi di zelo.
Le Forze sono invece i poteri celestiali in possesso degli angeli. I giocatori hanno dei punti da distribuire a questi poteri, basandosi sul proprio Ordine Angelico di appartenenza (che ne indica alcune come Primarie o Secondarie).
Legate alle Virtù ci sono anche le Tentazioni.
All’inizio del gioco, ogni personaggio deve scegliere tre tentazioni da assegnare al proprio angelo. Si tratta di particolari aspetti del cosmo, della natura, dell’uomo, o persino della vita quotidiana che affascinano in maniera particolare il personaggio.
Ogni volta che si trova ad avere a che fare, o anche semplicemente ad intravedere la fonte di una delle sue tentazioni, l’angelo sente l’impulso di prestarte attenzione solo ad essa, o magari di cercare di rapirla per se o di interagirvi in qualche modo…è qui che entrano in gioco le Virtù, per tentare di resistere o di limitarsi, soprattutto quando la situazione rischia di diventare pericolosa, fuori luogo (ad esempio se allontana l’angelo dal proprio incarico)…o semplicemente ridicola!
Un altro elemento di caratterizzazione è la Providence (Provvidenza).
Si tratta di una particolare “area di interesse” o situazione sulla quale l’angelo ha minori difficoltà ad agire o in presenza della quale i suoi poteri e le sue azioni sono favorite.
All’inizio del gioco i personaggi devono possedere una Provvidenza molto ristretta, ad esempio “tutti gli uomini calvi” o “tra le 2 e le 3 del pomeriggio”.
Salendo all’interno della Gerarchia Celeste la propria Provvidenza si espande e diventa più importante all’interno del gioco.
La Grazia è un altro elemento significativo e indica quanto il singolo angelo è tenuto in considerazione e apprezzato direttamente dall’Onnipotente e dalle entità maggiori.
Il valore iniziale è determinato dall’Ordine Angelico di appartenenza, e durante il gioco può aumentare (o diminuire) in seguito alle proprie azioni.
Meccaniche di Gioco
Il sistema su cui si basa Children of Fire è all’insegna della semplicità e della rapidità di utilizzo, per cercare il più possibile di non intralciare la narrazione e lo svolgimento vero e proprio del gioco con inutili complicazioni.
Il 90% delle questioni aleatorie viene risolto con il lancio di 2d10, sommando (o sottraendo, nel caso di penalità applicate) punteggi presi dalla scheda del proprio personaggio o da quella di altri personaggi che intervendono.
Un punteggio superiore al 20 è considerato un successo per quanto riguarda un’azione normale, ma azioni più complesse possono richiedere dei “target number” più elevati.
Se con i dadi si ottengono due “1” (chiamati occhi del serpente), il fallimento è automatico, anche se con i modificatori si fosse in grado di superare il numero richiesto.
Tutto qua.
Viene spiegato come si possono spendere, acquisire o perdere i punti Grazia (compiendo azioni “buone” o “cattive, e rispettando o meno gli ordini e gli incarichi ricevuti dai superiori).
Oltre al numero di punti di partenza, determinato dall’Ordine Angelico, viene indicato anche il massimo numero di punti Grazia che si possono spendere per influenzare un’azione, a seconda del rango che si occupa nella Gerarchia Angelica.
Una parte corposa viene dedicata alla descrizione delle Forze, ossia i singoli poteri degli angeli.
Di ognuna viene indicato il livello (devono essere acquisite in ordine crescente), l’Aspetto su cui si basano, la Durata e la Forma che l’angelo deve assumere per poterle utilizzare, oltre ad una descizione del loro funzionamento, sia in termini di regole che di effetto durante il gioco.
Comprimari
In questa sezione vengono descritti i due tipi principali di personaggi non giocanti, ossia gli umani e i demoni.
In particolare vengono evidenziate le differenze tra gli angeli della luce e quelli dell’oscurità, legate soprattutto al fatto che i secondi non godono della Grazia Divina, sono continuamente tormentati e agiscono con azioni depravate e perverse.
Tuttavia gli autori sottolienano il fatto che i demoni solitamente si comportano in maniera subdola piuttosto che sfacciata, tramano nell’ombra e cercano di corrompere gli umani uno alla volta, per evitare scontri diretti con gli angeli.
Quindi niente schermaglie in primo piano e lotte alla luce del sole tra Bene e Male!
Narrazione
L’ultima parte è dedicata ai preziosi e saggi consigli che possono aiutare i Narratori ad inventare una storia avvincente e a renderla fruibile ai propri giocatori.
Il Narratore è spronato a cercare di risolvere qualsiasi questione dal punto di vista narrativo ed interpretativo, piuttosto che ricorrendo al tiro dei dadi.
Si dovrebbe affidare la risoluzione delle azioni al proprio buon senso e a quello dei giocatori, la cui collaborazione è ovviamente necessaria per ottenere una giocata divertente e piacevole, oltre che una storia sensata e accattivante.
Soprattutto le questioni legate alle Virtù e alle Tentazioni, che sono il fulcro dell’intero gioco, non dovrebbero mai essere affidate allo sterile lancio di dadi, ma rappresentate a fondo interpretativamente.
PARERE PERSONALE E GIUDIZIO COMPLESSIVO
Che dire…questo progetto amatoriale (ma che denota un impegno notevolissimo e approfondito) si colloca a pieno diritto a fianco di giochi di ruolo a tema simile, come ad esempio “In Nomine”, “Angeli&Demoni”, “Demon: the Fallen”, “Nephilim” e altri.
A dire il vero si differenzia in particolar modo dagli ultimi due, avendo un punto di vista nettamente diverso (si interpretano i “buoni” e non i “cattivi”, come invece accade in Demon) e si avvicina di più ai primi due.
Di In Nomine riprende soprattutto gli aspetti legati alla Gerarchia Celeste (tralasciando invece completamente l’altra “metà del Cielo”, ossia i demoni, che in Children of Fire sono presentati come personaggi non giocanti), agli incarichi che gli angeli ricevono dai loro superiori (e ai loro rapporti con essi), nonché al loro mescolarsi tra gli umani.
Da In Nomine si differenzia invece per quanto riguarda i poteri che, anche se ben studiati e in grado di ricoprire praticamente ogni aspetto (materiale o spirituale) del creato, non hanno lo stesso fascino delle Canzoni e della geniale concezione “musicale” alla base del prodotto della Steve Jackson Games.
I poteri di Children of Fire sono invece il punto di contatto con l’italianissimo Angeli & Demoni, e arrivano persino a superarlo per quanto riguarda il dettaglio e la profondità di utilizzo in gioco e di “feeling” come caratterizzazione dei singoli angeli e dei loro ruoli.
Rispetto ad “A&D”, questo prodotto amatoriale è invece molto meno scanzonato e meno improntato sulla lotta senza quartiere (e volutamente “leggera, sfacciata e baraccona”) tra angeli e diavoli…si tratta di un approccio diverso e di un differente modo di divertirsi, ma entrambi degni di nota.
Sono anche presenti dei particolari che fanno saltare agli occhi similitudini con altri prodotti del settore, come ad esempio la Provvidenza che richiama l’aspetto patrocinato dai protagonisti dello splendido Nobilis (anche in questo caso i personaggi “ampliano” la loro sfera d’influenza proseguendo nel gioco)…
…oppure la Grazia e la Gerarchia che si avvicinano molto alla morale e all’etica dell’Onore e della Gloria di un gioco, altrettanto bello, come la Leggenda dei 5 Anelli (ambientato in un giappone medievale con la presenza misurata e contenuta della magia).
L’elemento che mi lascia sempre un po’ perplessa quando mi trovo di fronte a giochi in tema angelico, o demoniaco, è la “potenza” messa a disposizione dei giocatori.
Si tratta di personaggi eccezionali, molto al di là dei limiti umani, e persino dell’umana comprensione…non si tratta semplicemente di un discorso di Power Playing o meno, si tratta proprio di essere in grado di rappresentare in maniera plausibile delle creature così eteree e sfuggenti come sono gli angeli.
Anche in questo caso, però, giungo alla conclusione che questo gioco va dosato e somministrato con cura e, soprattutto, con molto buon senso, sia da parte del Narratore che dei giocatori.
Questo gioco ha tutte le carte in regola per divertire, ma credo che, più che in altri casi, sia richiesto un gruppo di gioco “idoneo” e disposto a far prevalere la storia alla propria gloria personale di giocatore.
Il punto “debole” del gioco può forse sembrare il sistema di gioco, davvero ridotto ai minimi storici, anche per quanto riguarda il combattimento.
Personalmente lo preferisco così piuttosto che appesantito da migliaia di regole che rispecchino la potenza effettiva degli angeli, però avvalora la tesi che il buon senso è una caratteristica FONDAMENTALE e IMPRESCINDIBILE per chi intende giocarlo.
In conclusione…
le 57 pagine scorrono velocemente e sono piacevoli da leggere, anche se alcuni punti (soprattutto gli antagonisti e l’ambientazione “terrena”) sono poco approfonditi, ma è obbligatorio dire che è un progetto “in corso” e che quindi altri supplementi usciranno.
E’ infatti già disponibile, allo stesso indirizzo internet dove trovate Children of Fire, l’espansione riguardante gli umani (“Children of Clay”).
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