La Paizo non si ferma un attimo e quando si tratta di novità o di progetti ambiziosi ci si butta sempre a testa bassa.
Dopo aver sfidato sul suo terreno la casa madre dei GdR (oviamente sto parlando della Wizards) con dei risultati davvero notevoli, ora è il turno degli MMORPG. Mi direte “che c’entrano?”
Ve lo dico io: Pathfinder diventa un MMO!
E allora? La solita roba, no? Ce ne saranno mille…
No, no. Non stiamo parlando dei piccoli MMO gratuiti o dei tanti titoli che, cercando di entrare nel regno dove la Blizzard domina incontrastata, dopo poco tempo perdono il confronto e diventano gratuiti e perdono qualità. (Almeno le premesse sono queste.) La Paizo ha messo su una sua casa di produzione, la “Goblinworks“, e ha deciso di affrontare il colosso MMO a muso duro annunciando che stravolgerà anche questo mondo, tanto da parlare (senza modestie) di “next-generation MMO”.
Ovviamente la risposta dei possibili sponsor è stata “siete pazzi”, ma questo non li ha intimiditi. “Siamo un team che ride in faccia all’impossibile” si legge su Kickstarter sotto una lunga serie di cose ritenute altrettanto impossibili (creare un GdR dove giochi dei mostri invece degli eroi ed è uscito Vampires, rendere OGL il d20 System che invece di uccidere il mercato è stato un successo, voler competere con D&D creando quello che poi è diventato il GdR più venduto del momento…) e hanno avviato così una raccolta fondi per creare un alpha test da far vedere ai finanziatori e per far vedere quanta gente supporta questo progetto. Direi che riuscire ad ottenere 307.843 Dollari su un obiettivo di 50.000 rende l’idea di quanto successo abbia avuto l’iniziativa.
Ah, dimenticavo, hanno pure annunciato che svilupperanno il gioco in tempo record e che nonostante questo sarà un prodotto validissimo. (Tanto perché non è da loro fare gli spavaldi.) Vedremo se sapranno sorprenderci su tutta la linea…
Cos’è Pathfinder Online?
Stando a quanto rivelato dagli sviluppatori si tratterà di un “sandbox MMO“. Per chi non lo sapesse si tratta di giochi “aperti” dove l’utenza stessa gestisce il mondo di gioco. Questo vuol dire che, fatto il nostro personaggio, potremo muoverci in un mondo di gioco le cui caratteristiche saranno determinate dalle scelte nostre e degli altri giocatori. Si potranno quindi fondare organizzazioni e regni, costruire villaggi e farli diventare città, dare ad altri giocatori incarichi e ricompense e insomma partecipare ad un mondo di avventura fortemente caratterizzato dalle interazioni tra giocatori.
Ma non è finita qui. I sandbox MMO esistono già, alcuni addirittura ti permettono di creare da zero tutto dalla geografia del mondo di gioco alle regole per gestirlo, ma alla Greengoblins promettono qualcosa di ben diverso. Qui e lì tra i video e le interviste viene fuori spesso un concetto molto particolare: “i master sarete voi.” Questo concetto viene sempre ribadito assieme a: “vogliamo rendere l’esperienza di gioco il più possibile vicina a quella del GdR originale“. Per dimostrare quanto vicini vogliono rimanere ad un approccio “cartaceo” hanno addirittura rilasciato come premio su Kickstarter una versione cartacea del “setting handbook” se così vogliamo definirlo: “Thornkeep” (purtroppo hanno chiuso la raccolta fondi, quindi dovremo limitarci a dar loro atto della bella idea piangendo il ritardo nell’esserci accorti di tale novità.)
Insomma a quanto pare la Paizo punta di nuovo in alto al colpo grosso e, visti i successi precedenti, si spera in bene.
Per saperne di più ecco il link al sito della Goblinworks e della pagina del progetto su Kickstarter.
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