Shah Mat
Casa Editrice: Youcanprint
Autore: Annarita Lipari, Daiana Cossi
Sistema di Gioco: D6System
Pagine: 288 B/N
Prezzo: 20,00 €
Di cosa parla Shah Mat? Detto brutalmente, di vampiri. Dimenticate, però, tutto quello che sapete (o quasi) sui vampiri che tutti abbiamo imparato a conoscere ed amare grazie alla White Wolf. Questi vampiri non sono dei nobili tamarri americani con poteri uber-fantastici, simili a supereroi di notte, ma sono molto più europei, proprio come concezione e design dell’ambientazione.
C’è da dire che questo è un periodaccio per i poveri vampiri, sfruttati in ogni modo e con ogni mezzo per film e telefilm più o meno demenziali che ne violano le leggende originarie nel profondo, trasformandoli, talvolta, addirittura in pseudo-fate dalla pelle luminescente alla luce del sole e con stranissime pulsioni omosessuali nei confronti di lupi mannari del loro stesso sesso.
Shah Mat, per fortuna, non si innesta in questo filone new age e non cerca di rendere i vampiri creaturine tanto tanto emozionate e ricche di amore per il prossimo (non corrisposto troppo spesso). Vi parlerò principalmente dell’ambientazione e del manuale in sé, poiché il sistema di regolamento non è originale o tipico di questo gioco: si tratta del noto d6 System, in cui i PG possiedono attributi ed abilità che determinano un pool di d6 da lanciare (con eventuali bonus). Non uno dei miei sistemi preferiti perché, pur essendo di semplice meccanica e funzionamento, affida veramente molto al caso ed al lancio di numerosi dadi (e, di fatti, in demo abbiamo utilizzato un contenitore pieno zeppo di dadi da 6 in miniatura!). Potete documentarvi da voi sul d6 System, sempre che già non lo conosciate, comunque non un sistema moderno, per inciso.
Ambientazione
Lasciamo perdere le questioni al contorno: ci sono molte filosofie di pensiero al giorno d’oggi, per quanto riguarda i GDR. C’è chi pensa che l’ambientazione sia una condizione al contorno e che quel che conta sono le meccaniche, purché siano particolarissime, ingegnose, originali. E c’è chi crede che l’ambientazione sia, comunque, ancora un elemento imprescindibile di un GDR, la prima e la più importante delle caratteristiche di un gioco, come lo è in un romanzo o in un’altra opera di genio intellettuale. Io sono di questo secondo avviso.
I vampiri si Shah Mat (Scatto Matto in Persiano, il vero e primordiale nome degli scacchi) parla di Notturni, creature non-morte figlie della Notte. Nel vero senso della parola. I vampiri di Shah Mat non sono i classici morti maledetti da Dio, progenie di Caino o del conte Dracula. Sono i nobili figli di una antica divinità, venuti al mondo per portare la cultura e la conoscenza agli umani (quasi come fossero angeli), dannati per sempre da un atto d’amore. I vampiri con cui avrete a che vedere nel gioco non sono più gli originali Notturni, semi-Dei immortali, ma la loro progenie, generata dall’unione tra mortali ed immortali.
Abomini, per certi versi, assetati di sangue ed immortali ma condannati a non poter mai trovare la pace, al di là del mondo terreno. Se dovesse trovare la vera morte, di fatti, un Notturno resterebbe per sempre a vagare negli inferi, senza la possibilità di attraversare il cancello che porterebbe all’aldilà ed al riposo. Non voglio rovinarvi il resto della storia, scritta veramente bene ed interessantissima, per cui non spolererò molto più di così.
Sappiate, però, che i Notturni non diventano tali in seguito ad una qualche infezione del sangue: l’anima di ogni umano potrebbe, di fatti, avere la forza per tornare dalla tomba e risorgere in un vampiro! In base a quali condizioni, vi starete chiedendo? Questo lo scoprirete leggendo il manuale ma la cosa che più mi è piaciuta è che il tutto è metafisico, non vi sono vere regole terrene o fisiche: Shah Mat non prova nemmeno a mettere insieme una spiegazione scientifica per l’esistenza dei vampiri: essi sono entità soprannaturali, creature del caos che non dovrebbero esistere e che alterano le regole della natura anche solo perchè camminano sulla nostra stessa terra! Un vampiro che abiti per lungo tempo in un maniero, ad esempio, finirebbe per rendere oscuro e sinistro tutto ciò che circonda la sua casa. La realtà si altererebbe in modo spontaneo, la natura appassirebbe, le tenebre e la nebbia si farebbero più fitte spontaneamente. Come una sorta di reazione allergica del mondo materiale, mi verrebbe da dire.
E, dunque, che cosa fanno questi Notturni? Dopo un periodo di caos in cui seminarono morte e distruzione tra i vivi, come bestie incontrollate, i vampiri scomparvero dalla Terra per un bel po’ e ricominciarono a rinascere per motivi non del tutto chiari in un tempo successivo. I primi vampiri risorti decisero di seguire le orme dei Notturni originali, placarono i loro appetiti e si comportarono da nobili, mettendo su vere e proprie corti e principati. Ma, naturalmente, qualche dissidente non era d’accordo: i Notturni sono comunque creature del caos e del cambiamento e, dunque, perché comportarsi in modo legale e seguire l’ordine, quando ci sono persino creature divine che ti danno la caccia per ricordarti che sei solo un abominio? E, dunque, dalla Torre Bianca si separarono i Notturni votati al caos ed al cambiamento che diedero origine alla Torre Nera.
Mazzate varie, rischio di estinzione dei Notturni (che, va detto, sono veramente pochi sul pianeta, altro che vampiri alla White Wolf) ed intervento della Dea Madre che decide di maledire i propri figli condannandoli a scannarsi beatamente, una volta all’anno, durante la notte di Valpurga. Dunque ci sono due schieramenti di Notturni, bianchi e neri, che si incontrano in quella notte di misteri e canti stregati, per affrontarsi in un duello all’ultimo sangue. Con delle regole precise, in una sorta di rivisitazione della scacchiera. Potete, comunque, leggere molto di più a riguardo nella pagina ufficiale del gioco.
Quindi, Shah Mat è un gioco che richiede una scacchiera? Proprio no. Le cariche dei Notturni sono effettivamente suddivise, a livello militare, secondo i pezzi della scacchiera (pedoni, alfieri, etc.) ma, nonostante nel manuale vi sia in effetti una scacchiera stampabile, che serve esclusivamente come base strategica per il combattimento della notte di Valpurga, il bello del gioco avviene, secondo me, nel resto dell’anno.
Giocherete dei PG vampiri? Non è detto! In Shah Mat, come dicevamo, ci sono pochissimi vampiri! E, dunque, potreste anche essere umani, affiliati alle nobili casate vampiresche, loro sudditi o familiari, insomma. Gli umani più forti, integerrimi o semplicemente i più vicini alle famiglie di vampiri, vengono allevati così da poter diventare Notturni dopo la morte. Viene insegnato loro tutto quel che è possibile per facilitare il ritorno dalla tomba. Certo, la Torre Bianca lo fa in un certo modo molto elegante, la Torre Nera in maniera leggermente più barbarica. Ma il punto è che, persino sulla scacchiera, molti pezzi sono umani e non notturni! Ora, immaginate quanto questo aggiunga profondità al gioco: si potrebbero vivere una serie di avventure con PG umani che devono fronteggiare pericoli inimmaginabili per loro per poi diventare, dopo mille traversie, anche essi dei Notturni. Molto bello, non il solito semplice “prologo” del vampirozzo di turno.
Se non è la Notte di Valpurga, il codice dei Notturni impedisce loro di scannarsi a viso aperto, per cui, ci sono tutta una serie di giochi di politica, di regole sottili come fili di lama su cui muoversi in bilico tra giusto e sbagliato. Tutto l’anno viene vissuto in attesa della notte fatidica, con la speranza che uno degli schieramenti, alla lunga, riesca a vincere per 5 volte di seguito, cosa che romperebbe la maledizione. Tutto quello che i Notturni fanno durante l’anno è volto a rendere più probabile la vittoria del proprio schieramento nella notte di Valpurga.
Si respira un clima molto teso ma anche molto eccitante, un sistema politico che, secondo me, non ha proprio nulla da invidiare ad un Vampiri, la Masquerade. Anzi, io ci vedrei dei live veramente micidiali a Shah Mat. Ho potuto provare il gioco in una brevissima demo ma mi ero già letto il manuale e, da giocatore storico di prodotti White Wolf, mi sono veramente sentito immerso nei panni di un tipo di Notturno molto particolare. Anche i vampiri di Shah Mat hanno poteri speciali, ad esempio, ma si tratta di un qualcosa di molto elementale ed esoterico (simile alla Taumaturgia per certi versi, se sapete di che parlo).
Manuale
Fortunatamente il manuale si legge con piacere ed è ricco di storie molto belle ed interessanti. Ogni tanto si parla in prima persona, ogni tanto in terza, ogni tanto parlano gli autori per descrivere l’ambientazione con una veduta esterna. In generale, l’ho trovato un prodotto scorrevole e piacevole come un buon libro. Ci sono, tuttavia, una serie di refusi (che non inficiano la lettura di per sé), più che altro errori di battitura non corretti o parti di paragrafo mandate a capo in modo errato. Nulla che un buon editing non possa comunque correggere.
Le illustrazioni sono abbastanza altalenanti: si va da quelle così così a quelle molto belle. La qualità, comunque, è sicuramente sopra la media delle autoproduzioni (non solo italiche), per cui direi che anche sotto questo punto di vista il manuale è immersivo e molto ben fatto. Ci sono, essenzialmente, 4 parti fondamentali in cui il libro è suddiviso:
- Parte I: la Storia. Un capitolo molto bello che racconta le origini dei Notturni, secondo la mitologia metafisica ed ancestrale che ruota attorno a qust’ambientazione. Qui si trova anche il grosso della descrizione di cosa siano i vampiri, come vivano oggi, quali siano le loro regole;
- Parte II: Il sistema di gioco, con una spiegazione precisa su come il d6 System sia stato adattato a questo gioco. Crezione del PG, combattimento, gestione del sangue (Cruor, che viene usato anche per attivare i poteri), combattimento sulla scacchiera nella notte di Valpurga, esperienza, è tutto qui;
- Parte III: Iniziare a giocare. Una parte davvero interessante perché non solo vi aiuta a mettere su un’avventura ma, addirittura, espone una serie di possibili ambientazioni! Il Medioevo, l’Età dell’Oro, il Romanticismo e gli Anni Bui. Dopo aver letto questa parte del manuale, davvero non potrete che avere la testa piena di idee ed ispirazione su che tipo di partita mettere insieme;
- Parte IV: Protagonisti ed Antagonisti. Qui si parla di Mannari, Seraphim (umani benedetti dal Dio dell’ordine che vanno a caccia di Vampiri e Mannari ed altre aberrazioni), spiriti, etc. La cosa interessante è che si parla del fatto che ci potranno essere degli altri manuali che parleranno di queste differenti specie soprannaturali e permetteranno di giocarle. Voglio i MANNARI.
- Chiudono il manuale le schede del PG, comunque scaricabili dal sito web, e le tabelle di armi e protezioni.
In conclusione un bel prodotto, un manuale davvero interessante ed originale. Quando l’ho sentito nominare per la prima volta mi sono subito incuriosito e sono partito abbastanza prevenuto. Difficilmente al giorno d’oggi si sente parlare in modo decente di vampiri, eppure… per certi versi, questo gioco mi sembra abbia un feeling addirittura più intrigante di altri titoli simili più blasonati e conosciuti. Decisamente consigliato!
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