Salve a tutti, oggi variamo la forma della nostra rubrica e vi presentiamo un’intervista a Qwein, una persona gentilissima che ha realizzato questo sito. Vista la mole incredibile di manuali, tutti completamente free e da lui prodotti (ne abbiamo contati ben diciannove in totale), abbiamo preferito proporgli questa intervista piuttosto che limitarci a segnalarvi i suoi giochi uno per uno. Partiamo quindi immediatamente!
Domanda: Hai scritto e autoprodotto ben 19 manuali di gioco! Tutti molto semplici e di immediato impatto. Qual’è stata la motivazione o le motivazioni che ti hanno spinto a crearli?
Risposta: Quando ho cominciato a giocare di ruolo nel 1979, questi giochi erano pochi, semplici, i “dungeon” fatti sui quaderni a quadretti, non occorrevano tanti manuali dispendiosi, bastava la scatola base. Avevano molte lacune, ma che assieme ai tuoi compagni di giochi, riuscivi aggiungendo tue regole personali a ovviare. Oggi esistono tanti giochi di ruolo, molti deviano da un percorso di origine, spingendosi più verso gli sparatutto, quasi fossero un videogames, io ho voluto solo salvare a modo mio quello spirito. Poche cose, qualche dado, qualche amico e un pizzico di fantasia.
D.: L’idea di aprire un sito che raccogliesse tutti i tuoi lavori è nata assieme all’idea di scriverli oppure è stata un’idea successiva?
R.: Beh, è stata successiva, mio figlio allora tredicenne, volle avvicinarsi al mondo dei giochi di ruolo, ma alcuni manuali, erano troppo complessi per lui e i suoi coetanei, non parlo di “Rolmaster“, ma anche un semplice “Secoli bui“. Cosi per lui e i suoi amici ho messo online quelli che erano i miei giochi di ruolo. Rimasti un pochetto in soffitta come progetto. Poi arrivando a espanderli, modificarli, anche in base alle richieste di coloro che mi scrivevano via mail interessati. Alcuni giochi come Soprannaturale o Goblin sono parte di queste richieste.
D.: Quanto tempo ci hai messo per realizzarli, testarli e renderli quindi di conseguenza accessibili sul suo sito?
R.: Indicativamente dal 1993, data di uscita del film l’Armata delle Tenebre, mi piacque molto e volli crearne un gioco di ruolo. Nacque cosi Obscura Mortem, poi ribatezzato Morte nera.
D.: C’è un gioco, tra quelli da te creati che ritieni quello venuto meglio, magari che consiglieresti maggiormente? Quindi ne esiste pure uno che pensi ti sia venuto peggio di altri?
R.: Si, sicuramente Soli nel Buio, in quanto riflette le mie passioni cinematografiche, se vogliamo un connubio tra la serie Battlestar Galactica e Star Trek Voyager. E’ il gioco che ho maggiormente curato nei dettagli e che consiglierei. Ma la maggior parte dell’utenza dei Gdr adora il fantasy, mentre io storco leggermente il naso.
D.: Tra tutti i titoli presenti si evince che te tratti un po’ tutti i generi, dalla fantascienza, al genere supereroistico, allo storico. Esiste un genere che non ha intenzione di trattare? Se si perché?
R.: Non metto paletti, ma debbo sentire la trama, la storia, deve comunque piacermi, nei miei giochi non esaspero la violenza, anzi prediligo la parte interpretativa, anche quando masterizzo, punto a portare i giocatori a risolvere i loro problemi limitando le azioni di combattimento. Quindi limiterei o eviterei un ambientazione troppo violenta o che esasperasse un continuo combattimento.
D.: Molti dei tuoi manuali presentano non solo poche, ma anche ottime regole per iniziare subito a giocare. Questo particolare sistema da cosa ti è stato ispirato?
R.: Un poco l’esperienza, colleziono tutti i giochi di ruolo dal 1997 a oggi, quindi conosco manuali e regolamenti. Diciamo che pur apprezzando la diversità degli stessi, ho voluto ridurre al minimo le regole. Non ero certo inizialmente della scelta della via dei 3 dadi a sei facce. Per molti una scelta riduttiva, ma poi orientandomi sul voler portare questa passione anche a coloro che non si erano mai avvicinati a questo genere di giochi, ho optato per una scelta semplice, qualcosa che abbiamo tutti in casa.. magari da un vecchio Risiko… il d6.
D.: Quel’è il manuale che ti ha fatto penare di più?
R.: Soli nel Buio, decisamente. Perché nelle varie uscite e aggiornamenti ho più volte rivisto tutto da zero, inizialmente con una maggior scelta di “cattivi” inserendo più razze aliene. Giocandolo mi sono accorto che era più plausibile e di impatto avere di fronte come avversari degli umani come i personaggi.
D.: Parlaci di Mostrilli, sappiamo che è indirizzato principalmente per i bambini piccoli. Nasce da una tua idea o è frutto di un progetto più articolato?
R.: Mi contattò un insegnante, vedendo il mio sito, spiegandomi che aveva una realtà di bambini con alle spalle una vita difficile, un ambiente complesso, e che cercava qualcosa che risolvesse piccole problematiche legate a differenze di razza, classe e economiche. Mostrilli nella sua creazione evidenzia come in un random, simile alla vita…noi non scegliamo come essere, si possa attraverso il lavoro comune al di fuori delle differenze emergere e riuscire. Fu un progetto per me molto importante, e il risultato fu molto soddisfacente.
D.: Hai mai tentato di pubblicare per davvero un tuo prodotto?
R.: Si ero in accordi con una casa editrice nel 1995, che poi fallì, cosi cessai di farmi illusioni in proposito. E trassi maggiori soddisfazioni rendendoli pubblici e gratuiti attraverso le mail di richiesta o supporto che nel corso degli anni ho ricevuto. Di fatto sono pubblicati cosi più per non far morire il genere di gioco, impostato come era un tempo. Oggi la forbice del d20, i troppi manuali costosi secondo me hanno stravolto e rovinato questo genere.
D.: Qual’è stata ad ora la tua più grande soddisfazione derivata da questi manuali?
R.: Le persone che mi hanno contattato per ricevere suggerimenti sulle avventure o avventure specifiche, che mi hanno aiutato a correggere piccoli ma importanti errori, che escono solamente giocandoli. Sicuramente sapere che qualcuno gioca con i miei giochi è quello che mi ha dato maggior soddisfazione. Un poco scoprire che anche se invecchiati… e la calza maglia da Peter Pan è logora, strappata e tira dappertutto, non si è soli a indossarla.
Noi ringraziamo Qwein per la disponibiltà e per la gentilezza con cui ha risposto alle nostre domande. Al prossimo articolo e buon gioco con i gdr free di Qwein!
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